LA DOTTRINA
L’ obiettivo centrale del sufismo, sottolineato nella dottrina, sta nel risolvere nell’ unità la dualità creatore-creazione.
In altre parole possiamo dire che ha soprattutto il ruolo di permettere all’ uomo di
realizzare l’ unità divina ( Tawhîd ), di ritrovare la sua natura originaria di “uomo perfetto”, di ricordargli ciò che in realtà o di fargli prendere coscienza dell’ identità assoluta” di tutte le cose e di se stesso.
Seyyed Hossein Nasr ricorda che il sufismo “ parla di tre elementi principali: la natura di Dio, la natura dell’ uomo e le virtù spirituali – le sole cose che possono rendere possibile la realizzazione di Dio e preparare l’ uomo a diventare degno della nobile condizione di ashan taqwîm ( l’ uomo perfetto ).
Questi sono gli elementi eterni del sufismo come di ogni altra via mistica. La fine cioè Dio, il principio di ciò è l’ uomo nella sua condizione terrestre, la via o il sentiero è ciò che unisce l’ uomo a Dio, vale a dire il metodo che fa nascere le virtù spirituali nell’ anima dell’ uomo e la dottrina che tratteggia il profilo di questo universo nel quale il viandante deve passare per raggiungere la presenza divina e conquistare la vera immortalità “.
E’ evidente che la dottrina non può da sola risolvere il problema dell’ unità dell’ essere; essa si limita a presentarlo ed è quindi indissociabile nella sua finalità dall’ esperienza spirituale e del Metodo. Del resto i maestri, insegnando, esponevano i fondamenti dottrinali solo di pari passo con l’ evoluzione spirituale dei loro allievi, e solo dopo che questi bene assimilato le regole fondamentali della legge esteriore, la sharî ‘ a, e dato prova delle virtù spirituali. E se ne comprende la ragione, in quanto la dottrina si rivolge esclusivamente al mentale, mentre la via si richiama all’ intuizione e in ultima analisi all’ amore e al cuore.
I due assi sui quali ruota la dottrina sono l’ unità trascendente dell’ Essere ( wahdat al wujûd ) e l’ uomo universale e perfetto ( al-insân al-kâmil ). Con il primo di questi principi vuole descrivere ciò che è la natura di Dio, l’ unità dell’ essenza che è l’ unica ad “ esistere “ in maniera assoluta, poi la natura della realtà attraverso la nozione di trascendenza dell’ Essere. Con il secondo studia qual è il posto dell’ uomo nell’ universo e come raccoglie in sé la “ teofania totale di Nomi e Qualità divini “.
Qui in realtà termina il proposito della dottrina; il suo ultimo messaggio è in sostanza che l’ uomo altro non è che la “ la grande luce del mondo infinito “. Per sapere come l’ essere prenda coscienza di questa verità infinita, come risolva, realizzi e viva l’ unità del tawhîd dobbiamo entrare nel campo dell’ esperienza spirituale e usare il metodo.
domenica 3 dicembre 2006
Il Sufismo ( L’Affermazione dell’ Essere - AL-TAWHÎD )
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